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Gli antichi Greci hanno lasciato un’eredità significativa nel campo della cura personale, mostrando una particolare attenzione alla bellezza, divinizzata nella figura di Afrodite, dea dell’amore e della bellezza. La bellezza non era solo un ideale estetico, ma un valore intrinseco che permeava ogni aspetto della vita quotidiana.
Il Canone Estetico Greco
La bellezza aveva linee guida ben definite, con il viso diviso in tre parti uguali: dai capelli alle sopracciglia, dalle sopracciglia al labbro superiore e dal labbro superiore al mento. Questi rapporti, noti come la “regola d’oro” dell’estetica, erano considerati l’incarnazione della perfezione fisica.
Influenze Orientali e Decorazioni
Reperti nelle isole Cicladi, risalenti al II millennio a.C, mostrano l’influenza di oggetti di decorazione orientali. Raffigurazioni sulle anfore evidenziano i metodi di trucco e abbellimento del corpo femminile, dimostrando l’importanza della bellezza personale nella società greca antica.
Cosmetici nella Civiltà Micenea
Durante il XIII secolo a.C, è evidente l’uso di colori per le labbra e gli occhi, con l’uso prevalente del rosso e del nero per il contorno. Questo suggerisce una sofisticata comprensione dei cosmetici e delle tecniche di applicazione.
Raffigurazioni su pareti all’Isola di Creta
Immagini risalenti al 2100-1560 a.C mostrano donne con acconciature elaborate, viso dipinto di bianco, labbra rosse e occhi con pigmenti diversi. L’armonia dei colori era di grande importanza, con l’uso di fragranze e spezie realizzate da profumieri, chiamati “unguenti”. Questo dimostra l’importanza della cosmesi nella cultura cretese.
Cosmetici nell’Atene del VII secolo
I cosmetici erano a base di erbe come maggiorana, giglio, timo, salvia, anice, rosa e iris, immersi in oli come l’olio d’oliva e l’olio di mandorle. Questa conoscenza fu poi trasmessa ai Romani, influenzando le pratiche di bellezza in tutto il mondo antico.
Importazioni e Tendenze ad Atene
Nel V secolo, Atene importava seta, lino, cosmetici e profumi, principalmente da Siria ed Egitto. L’uso di parrucche, trucco per guance e occhi e la radice di cavolo cappuccio selvatico per labbra e unghie erano comuni. Il “blush” era ottenuto dal “miltos” (dal greco “µίλτος”), un preparato di alghe. Questo riflette l’apertura della società ateniese alle influenze esterne e la sua continua evoluzione nel campo della bellezza.
L’antica Grecia ha lasciato un’impronta indelebile nel campo della bellezza e della cura personale. Le sue pratiche e filosofie continuano a influenzare le tendenze moderne, dimostrando che la bellezza è un ideale senza tempo che trascende le barriere culturali e temporali.
